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Fortunato Stasi

Si dedica alla pittura e alla illustrazione giovanissimo, e solo la sua grande passione gli permetterà di contemperare la sua intensa attività artistica con una carriera lavorativa fatta di lunghi orari, studio, fatica, che lo vedrà cominciare precocemente con umili lavori per arrivare, a 33 anni, a essere un affermato progettista di strutture oftalmiche diffuse in Italia e all'estero, e che sarà infine suggellata con la stella di Maestro del Lavoro.

E' illustratore di giornali didattici, "Lo Scolaro" di cui ha la prima pagina, "Faville", "Il Sentiero", ed è altresì in amicizia con apprezzati pittori locali con i quali dipinge en plein air. Durante la guerra, con altri colleghi sfollati, fonda un giornale satirico, "La Navassa", di cui è illustratore insieme a Riccardo Pavero e al russo Eugenio Disconzi.

A conflitto finito, l'aspetto di Genova ancora cosparso di macerie lo affascina e lo esegue in disegni pubblicati su "Il Lavoro", che verranno popi in parte raccolti in una cartella serigrafica presentata da Remo Borzini nel 1975. Entra a far parte come scenografo della compagnia dialettale G.B.Perasso, eseguendo bozzetti scenici per il Piccolo Duse, svolge attività pubblicitaria e di grafica industriale, illustra libri di fiabe e di poesie, e dedicandosi al disegno satirico, è presente a diverse edizioni del "Salone internazionale dell'umorismo" di Bordighera, dove viene premiato, e due volte su invito al "Pavillon International de l'Humour Terre des Hommes" di Montreal con i maggiori caartonist d'Europa. L'attività preponderante è comunque la pittura, dove, benché non trascuri una sua inclinazione alla sperimentazione e alla varietà dei soggetti, predilige l'impatto col vero. Fa parte del gruppo piemontese "Les Chèvres", erede dei pittori di Bardonecchia che annovera nomi quali Casorati e Lilloni; il sodalizio di amicizia e di lavoro durerà oltre venti anni, con periodici incontri nelle valli di Susa e d'Aosta, anche nel pieno rigore dell'inverno. Entra anche nel gruppo dei pittori di "Artegiro" di Amedeo Massari, patrocinato dalle maggiori testate giornalistiche italiane, che realizza mostre itineranti di pittura figurativa e incontri culturali prima in Italia, poi in tutto il mondo grazie alle crociere in collaborazione della Costa Armatori, e alle crociere aeree a Mosca e Leningrado e a New York.

Moltissimi i premi, le partecipazioni, i riconoscimenti, tra i quali la festa per i suoi 80 anni organizzata nell'atrio di Palazzo Fieschi dalla Circoscrizione di Sestri. Espone in 75 personali, quasi 440 tra collettive, estemporanee e raduni; è membro della Columbian Academy di St. Louis, della Accademie Europeen des Arts di Parigi, della Accademia per le Arti, Lettere, Scienze, Cultura dei "500" di Roma e della Accademia Tiberina; sue opere sono presenti nelle pinacoteche pubbliche di Livorno, di Genova, nel Municipio di New York e nella Casa dell'Amicizia di Mosca.

Fra le qualità che sono state attribuite alla sua pittura, prediligeva quelle che lo collocavano tra il genere Fauve e il Post Impressionismo, per il suo intenso cromatismo e la semlificazione delle forme.

Ha continuato a dipingere con grande vogore e passione fino agli ultimi giorni di vita.

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